"Con il 2008 parte la liberalizzazione dei prezzi dei farmaci non soggetti a prescrizione medica (SOP e OTC)
(l'italiano è contento)
Dal 1° Gennaio, sulle confezioni di questi medicinali non comparirà più il prezzo massimo di vendita, stabilito dalle aziende produttrici: il prezzo di questi farmaci sarà fissato in totale autonomia da ciascun titolare di farmacia o d'esercizio autorizzato alla vendita
(l'italico bocciolo inizia a prurigginare)
Farmacie, parafarmacie e punti vendita all'interno della grande distribuzione saranno quindi liberi di applicare il prezzo che desiderano, e non esisterà più un massimo di riferimento per il pubblico
(... ora brucia)
Lo stesso farmaco può quindi essere venduto a prezzi molto diversi:
chiedere per scegliere. (...il bocciolo è scoperto ai quattro venti)
"Mi occorre il farmaco X, ne esiste uno equivalente?" ma non solo "Qual è il suo prezzo?"
In aiuto dei consumatori, la legge prescrive che il prezzo dei farmaci OTC e SOP debba essere "
chiaramente reso noto al pubblico nel punto di vendita, mediante listini
o altre equivalenti modalità"[/b], (
equivalenti modalità è il TIMBRO Italiano sulla Legge, è quella frase che si perde nel 'fate un po' come c..
..o vi pare)."
La novità dunque è chiedere, chiedere, chiedere...
.. per la gioia del farmacista
... qui il nostro esperto interno (OkkioRosso in veste professionale) saprà darci le giuste delucidazioni sul da farsi e sul modo migliore per arrivare preparati ed affidarsi consapevolmente al professionista di turno.
Quel che riguarda il mio intervento relativo al Diritto del Consumatore circa l'informazione si limita a due aspetti:
- Le Farmacie non sono luoghi in cui gironzolare in visione di prezzi e qualità dei prodotti, non si può girare o soppesare un tubetto di gel o una confezione di pastiglie per saggiarne il colore, la consistenza ecc come fossero cotolette, tortelli o biscotti. Molto spesso i medicinali, anche quelli definiti "da banco" non sono
sul banco ma custoditi in appositi mobiletti. Il loro prezzo non è facilmente identificabile e confrontabile.
(Questo a differenza di medicinali eventualmente venduti all'interno di Supermercati, ma si potrebbe ovviare a questo con una vetrinetta contenente dei fac-simile dei medicinali con prezzo esposto)
- Ma conta tanto vedere e conoscere per credere?
Forse non è stata fatta la giusta informazione sui Principi Attivi, il Ministero avrebbe dovuto lanciare una campagna apposita che spiegasse ai consumatori come leggere gli
ingredienti dei farmaci. Lottare contro il passaparola e contro la società dei medialoggati è difficile. Molto spesso
lo stesso Principio si ritrova in confezioni diverse, una
Griffata e l'altra No... la percezione umana in fatto di salute propende per la griffata... un si sa mai.
E' un settore molto delicato dove spesso l'esser consumatore attento poco vale... potremmo ricordarci, a sproposito forse, ma non a caso, di un certo Mazzarò... che adesso, imparata postuma la lezione, potrebbe intervenire con un;
"Salve, sono Mazzarò, risparmio 5 euro lo so
ma se poi moio icché me ne fo?"