VERGOGNA!

Notizia di oggi: ancora due operai della Thyssen morti di cui uno sul lavoro e l’altro suicida perché non gli era stato rinnovato il contratto a termine. Alla moglie ha lasciato scritto di perdonarlo “ma quando la dignità non c’è più non c’è più neanche la ragione di vivere”.
Si dà il caso che ci sia passato pure io da questi cazzi di contratti a tempo determinato (come i parcheggi a pagamento in cui si introduce la monetina) e si dà anche il caso che anche a me come a tanti altri precari sia successo lo stesso.
Il mancato rinnovo mi fu comunicato solo 30 minuti prima dello scadere del contratto; questo perché incominciai a chiedere io altrimenti non sapevo nemmeno se il giorno dopo dovevo tornare oppure no. Bel modo di fare! Si dice tutto ciò sia obbligatorio altrimenti non saremmo competitivi (perché ora lo siamo vero!) quindi, questi cazzini di contratti a progetto, determinato, CoCopro, CoCoCo, CuCucuraopaloma ed Ambarabaciccicoccò sono necessari.
A me sembrano più contratti alla io Pzzdmrd!
Adesso gli imprenditori, gli economisti e gli illuminati che controllano governi, stati ecc. lo spieghino alle famiglie dei morti sul lavoro o a questo operaio suicida che gli è stato negato di portare il pane a casa che “questa è la regola del mercato”!
VERGOGNA!
Su questo argomento mi ci incazzo e divento rompiballe peggio di Leumann.
illuminati

MYSTERIUM ha scritto:

Notizia di oggi: ancora due operai della Thyssen morti di cui uno sul lavoro e l’altro suicida perché non gli era stato rinnovato il contratto a termine. Alla moglie ha lasciato scritto di perdonarlo “ma quando la dignità non c’è più non c’è più neanche la ragione di vivere”.
Si dà il caso che ci sia passato pure io da questi cazzi di contratti a tempo determinato (come i parcheggi a pagamento in cui si introduce la monetina) e si dà anche il caso che anche a me come a tanti altri precari sia successo lo stesso.
Il mancato rinnovo mi fu comunicato solo 30 minuti prima dello scadere del contratto; questo perché incominciai a chiedere io altrimenti non sapevo nemmeno se il giorno dopo dovevo tornare oppure no. Bel modo di fare! Si dice tutto ciò sia obbligatorio altrimenti non saremmo competitivi (perché ora lo siamo vero!) quindi, questi cazzini di contratti a progetto, determinato, CoCopro, CoCoCo, CuCucuraopaloma ed Ambarabaciccicoccò sono necessari.
A me sembrano più contratti alla io Pzzdmrd!
Adesso gli imprenditori, gli economisti e gli illuminati che controllano governi, stati ecc. lo spieghino alle famiglie dei morti sul lavoro o a questo operaio suicida che gli è stato negato di portare il pane a casa che “questa è la regola del mercato”!
VERGOGNA!
Su questo argomento mi ci incazzo e divento rompiballe peggio di Leumann.
illuminati

Sono d'accordo sul fatto che molte imprese usino i contratti di lavoro in modo improprio, tuttavia penso che nel caso di cui parli tu non c'entri nulla, se non sbaglio la persona che si è suicidata non era rimasto senza lavoro per un mancato rinnovo, bensì perchè la Tyssen Italia sta dismettendo lo stabilimento di Torino e lasciando senza lavoro tutti quelli che ci lavoravano.
Magari fammi sapere se ho scazzato, non vorrei aver capito male.

Guarda...ti rispondo con la notizia ufficiale ANSA tratta dall'omonimo sito:

» 2008-03-12 14:01
Thyssen: operaio suicida, tragedia della precarieta'
TORINO - Un operaio si toglie la vita perché non gli viene rinnovato il contratto a termine: per la Fiom di Torino è "una nuova tragedia della precarietà". Il tragico fatto, riportato oggi dal quotidiano la Repubblica, é avvenuto in un'azienda del gruppo Thyssenkrupp, la Berco di Rocca Canavese e la vittima è Luigi Roca, 39 anni, padre di due figli. L'uomo, prima di impiccarsi in casa, ha lasciato un biglietto alla moglie: "Ho perso il lavoro e con quello la dignità. Scusami". Qualche delegato sindacale del gruppo Thyssenkrupp ha avanzato l'ipotesi che il suo contratto non fosse stato rinnovato perché l'azienda si preparerebbe a fare posto ai lavoratori dell'acciaieria di Torino, chiusa dopo il rogo del 6 dicembre.
Un sospetto che viene però respinto da Fabio Carletti della Fiom: "Non c'é alcun accordo sindacale di questo genere. I cento lavoratori della fabbrica di Torino, attualmente in cassa integrazione - spiega - possono usufruire degli incentivi all'uscita e c'é un percorso di ricollocamento in due anni. Per quelli che rimangono se ne riparlerà nel 2010. E' un dramma, ma non non c'é alcun collegamento con gli impegni da noi assunti".
Una parte dei lavoratori dello stabilimento torinese della Thyssen ha già in corso colloqui con l'Alenia e altri grandi gruppi del torinese. Anche l'azienda ha smentito l'ipotesi di un collegamento tra il suicidio e l'accordo per il ricollocamento del lavoratore..

Quindi come si può notare l'acciaieria di Torino non c'entra con questa disgrazia; casomai è stata usata furbescamente come paravento da qualche testa fina.
Comunque, anche se fosse stato per far posto ad altri lavoratori, non lo si liquida così alla ventun vela lasciandolo in mezzo alla strada. Questa non è legge del mercato ma la famosa legge del Menga.

MYSTERIUM ha scritto:

Guarda...ti rispondo con la notizia ufficiale ANSA tratta dall'omonimo sito:

» 2008-03-12 14:01
Thyssen: operaio suicida, tragedia della precarieta'
TORINO - Un operaio si toglie la vita perché non gli viene rinnovato il contratto a termine: per la Fiom di Torino è "una nuova tragedia della precarietà". Il tragico fatto, riportato oggi dal quotidiano la Repubblica, é avvenuto in un'azienda del gruppo Thyssenkrupp, la Berco di Rocca Canavese e la vittima è Luigi Roca, 39 anni, padre di due figli. L'uomo, prima di impiccarsi in casa, ha lasciato un biglietto alla moglie: "Ho perso il lavoro e con quello la dignità. Scusami". Qualche delegato sindacale del gruppo Thyssenkrupp ha avanzato l'ipotesi che il suo contratto non fosse stato rinnovato perché l'azienda si preparerebbe a fare posto ai lavoratori dell'acciaieria di Torino, chiusa dopo il rogo del 6 dicembre.
Un sospetto che viene però respinto da Fabio Carletti della Fiom: "Non c'é alcun accordo sindacale di questo genere. I cento lavoratori della fabbrica di Torino, attualmente in cassa integrazione - spiega - possono usufruire degli incentivi all'uscita e c'é un percorso di ricollocamento in due anni. Per quelli che rimangono se ne riparlerà nel 2010. E' un dramma, ma non non c'é alcun collegamento con gli impegni da noi assunti".
Una parte dei lavoratori dello stabilimento torinese della Thyssen ha già in corso colloqui con l'Alenia e altri grandi gruppi del torinese. Anche l'azienda ha smentito l'ipotesi di un collegamento tra il suicidio e l'accordo per il ricollocamento del lavoratore..

Quindi come si può notare l'acciaieria di Torino non c'entra con questa disgrazia; casomai è stata usata furbescamente come paravento da qualche testa fina.
Comunque, anche se fosse stato per far posto ad altri lavoratori, non lo si liquida così alla ventun vela lasciandolo in mezzo alla strada. Questa non è legge del mercato ma la famosa legge del Menga.

Ora è più chiaro, tuttavia non è chiaro cosa c'entri questo suicidio con la precarietà (intesa come abuso pluriennale di contratti a termine) in quanto come emerge da questo articolo lui lavorava alla Berco da appena 4 mesi, e il contratto non gli è stato rinnovato già dopo la prima stipula, non dopo anni di rinnovi periodici.

E' da sottolineare che per trovare questa notizia dettagliata sulla situazione di Luigi Roca si deve faticare non poco in mezzo ad un mare di informazione parziale, in cui si evidenzia esclusivamente il mancato rinnovo del contratto come se fosse la causa unica del suicidio, piuttosto che spiegare in modo più dettagliato il caso e far capire che in realtà la questione del lavoro potrebbe essere solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e soprattutto che il Roca non era solo un "operaio" come molti articoli invece lo appellano, ma era prima di tutto una persona.

Secondo me ultimamente si sta abusando del tema della precarietà, tanto da considerare precaria anche una studentessa universitaria, che in quanto laureanda non può essere chiamata precaria come invece ha fatto Franceschini (vice di Veltroni) con questa dichiarazione. Di questo passo i politici ci daranno a bere che si nasce precari oltre che col peccato originale (ci mancherebbe che si dimenticassero dell'area cattolica presente in quasi tutti i partiti).

Più in generale mi preoccupa molto la situazione della stampa italiana, parziale, provinciale e piena di notizie più tendenti al gossip o al tormentone che alla cronaca, e che si accorge del caso Tibet solo dopo il centinaio di vittime di ieri, nonostante già da quasi una settimana fossero in corso manifestazioni pacifiche degli esuli tibetani nel nord dell'India, manifestazioni alle quali partecipano anche parlamentari italiani...sarà perchè sono Radicali?

Hai detto bene...non gòi è stato rinnovato quindi era un precario e lo hanno lasciato in mezzo alla strada. No, il termine precariato non viene assolutamente abusato ma è una realtà (purtroppo) in cui mi ci sono trovato pure io e tanti come me. Era nato con lo scopo di dare un impulso alla spinta economica ma, come al solito, c'è chi se ne è approfittato tirandolo in culo a tutti.No....il precariato non è una invenzione giornalistica nè un giallo ma un marrone scuro di merda e di merdosi.

MYSTERIUM ha scritto:

Hai detto bene...non gòi è stato rinnovato quindi era un precario e lo hanno lasciato in mezzo alla strada. No, il termine precariato non viene assolutamente abusato ma è una realtà (purtroppo) in cui mi ci sono trovato pure io e tanti come me. Era nato con lo scopo di dare un impulso alla spinta economica ma, come al solito, c'è chi se ne è approfittato tirandolo in culo a tutti.No....il precariato non è una invenzione giornalistica nè un giallo ma un marrone scuro di merda e di merdosi.

Non ho detto che se lo siano inventato i giornalisti, ho detto che ne stanno abusando i giornalisti e i politici, il concetto è diverso.
Secondo me è eccessivo definire precario uno che non ha avuto un rinnovo di contratto dopo soli 4 mesi dalla prima firma, perchè questa cosa la si può fare ANCHE con un contratto a tempo indeterminato in quanto esso prevede un periodo di prova iniziale durante il quale entrambe le parti sono libere di rescindere il contratto di lavoro, e soprattutto bisogna considerare che prima dell'introduzione del pacchetto Treu e della legge Biagi questo genere di operazioni veniva effettuata facendo lavorare in nero per un dato periodo prima di fare (eventualmente) il contratto definitivo, per cui penso che il contratto a tempo determinato non sia concettualmente sbagliato, in quanto fa emergere del lavoro sommerso assicurando dei diritti ai lavoratori (assicurativi, previdenziali, ecc) e rendendolo più flessibile, piuttosto bisognerebbe fare in modo che le aziende non abusassero di questi strumenti, per esempio prevedendo degli oneri maggiori per le imprese che li usano, ovviamente con un parallelo innalzamento dello stipendio netto del lavoratore.

“Il 39enne, infatti, da quattro mesi lavorava come operaio alla Berco di Busano, azienda del gruppo ThyssenKrupp con sede a Copparo, in provincia di Ferrara, che produce cingoli per trattori agricoli e macchine utensili di precisione per le aziende metalmeccaniche. Il suo contratto interinale, purtroppo, non è stato rinnovato. Così, dopo quattro mesi di speranza, l’uomo si è nuovamente trovato senza un lavoro,…”… è scritto sull’articolo. Quindi un tizio a cui non viene rinnovato un contratto di lavoro perché è un interinale cioè non viene più assunto dalle aziende che se ne lavano le mani ma queste agenzie interinali (qualcuno dice orinali sfottendole) che fungono da vero e proprio caporalato è letteralmente un precario perché oggi lavora domani non si sa. Il nero c’era prima e c’è anche ora, basterebbe farsi un giro per i cantieri edili , per i vivai ecc. per rendersene conto.
Il concetto del tempo determinato e dei vari CoCoCo, Cip & Ciop ecc. era teso ad aiutare gli imprenditori ma non solo se ne sono approfittati ma STRA-APPROFITTATI; basti pensare che ci sono contratti week-end dove si viene assunti solo per il fine settimana oppure contratti settimanali.
Bella roba si. Non se ne sta abusando affatto perché la realtà è questa detto da uno che l’ha vissuta.
I politici certamente la cavalcano ma in cuor suo se ne fregano altamente di chi non ha la possibilità di avere un futuro tanto loro non devono pagare il mutuo per la casa tantomeno non hanno problemi su come arrivare alla fine del mese.
Inutile dire che sarei per l’abolizione se non di tutti ma di molti di questi schifosissimi contratti nati per dare una mano ma che hanno avuto per tutta risposta la presa di tutto il braccio.
E’ vero che il contratto a tempo indeterminato prevede dei mesi di prova e si può non essere assunti dopo tale periodo ma, nonostante ciò, eravamo molto più tutelati sotto questo punto di vista e lo posso dire perché sono stato lavoratore a tempo indeterminato pure io.
Ripeto quanto dissi: il precariato è un’ingiustizia sociale fatta da merdosi (chi lo favorisce e chi lo ha ufficializzato).

MYSTERIUM ha scritto:

“Il 39enne, infatti, da quattro mesi lavorava come operaio alla Berco di Busano, azienda del gruppo ThyssenKrupp con sede a Copparo, in provincia di Ferrara, che produce cingoli per trattori agricoli e macchine utensili di precisione per le aziende metalmeccaniche. Il suo contratto interinale, purtroppo, non è stato rinnovato. Così, dopo quattro mesi di speranza, l’uomo si è nuovamente trovato senza un lavoro,…”… è scritto sull’articolo. Quindi un tizio a cui non viene rinnovato un contratto di lavoro perché è un interinale cioè non viene più assunto dalle aziende che se ne lavano le mani ma queste agenzie interinali (qualcuno dice orinali sfottendole) che fungono da vero e proprio caporalato è letteralmente un precario perché oggi lavora domani non si sa. Il nero c’era prima e c’è anche ora, basterebbe farsi un giro per i cantieri edili , per i vivai ecc. per rendersene conto.

No scusami, ora la colpa sarebbe delle agenzie di lavoro interinale? Loro offrono per definizione lavoro ad interim, cioè temporaneo, chi si rivolge a loro (passaggio fondamentale, perchè è chi cerca un lavoro che di solito si propone a loro, non il contrario) deve esserne consapevole e non farlo con la certezza del posto fisso, perchè si illude da solo. Io ho cominciato a lavorare attraverso una di queste e quando mi proponevano un trimestrale sapevo che dopo 3 mesi il contratto mi sarebbe scaduto, se me lo rinnovavano era una cosa in più, altrimenti aspettavo il contratto successivo.

Non ho detto che la colpa sia delle agenzie interinali ma certamente esse stanno sostituendo, seppure in buona fede, i vecchi caporali. Il lavoro te lo trovano loro (se lo trovano perché molti sono ancora ad aspettare da anni), l’assunzione te la fanno loro e non la ditta con cui lavorerai e pagare ti pagano loro se non mi sbaglio. A parte il fatto che ne ho girate diverse e con una di queste ho anche litigato (si perché a farti firmare l’iscrizione sono bravi tutti ma nessuno ti dice quando scade se non glielo chiedi espressamente più altri modi di operare che non mi stavano bene per nulla) non era mia intenzione dare la colpa del precariato alle agenzie interinali ma, dire che sono un surrogato dei caporali, lo dico eccome!
Ciò non toglie che attualmente dobbiamo affidarci a loro dato che il precariato è ormai una realtà consolidata e chissà per quanto. Il problema è proprio alla radice: tre mesi, altri tre mesi, un anno, di nuovo un anno, contratto non rinnovato e comunicato 30 minuti prima (lo so bene, lo hanno fatto a me!).
Mi rendo conto benissimo che al giorno d’oggi chiedere un lavoro a tempo indeterminato ormai equivale a tirare un moccolo.
Prima forse era troppo per un verso, adesso sicuramente troppo per l’altro.
Resta il fatto che ci sono in giro e non mi stancherò mai di dirlo, schifosissimi contratti capestro.
Ognuno la pensa come vuole.

MYSTERIUM ha scritto:

Non ho detto che la colpa sia delle agenzie interinali ma certamente esse stanno sostituendo, seppure in buona fede, i vecchi caporali. Il lavoro te lo trovano loro (se lo trovano perché molti sono ancora ad aspettare da anni), l’assunzione te la fanno loro e non la ditta con cui lavorerai e pagare ti pagano loro se non mi sbaglio. A parte il fatto che ne ho girate diverse e con una di queste ho anche litigato (si perché a farti firmare l’iscrizione sono bravi tutti ma nessuno ti dice quando scade se non glielo chiedi espressamente più altri modi di operare che non mi stavano bene per nulla) non era mia intenzione dare la colpa del precariato alle agenzie interinali ma, dire che sono un surrogato dei caporali, lo dico eccome!
Ciò non toglie che attualmente dobbiamo affidarci a loro dato che il precariato è ormai una realtà consolidata e chissà per quanto. Il problema è proprio alla radice: tre mesi, altri tre mesi, un anno, di nuovo un anno, contratto non rinnovato e comunicato 30 minuti prima (lo so bene, lo hanno fatto a me!).
Mi rendo conto benissimo che al giorno d’oggi chiedere un lavoro a tempo indeterminato ormai equivale a tirare un moccolo.
Prima forse era troppo per un verso, adesso sicuramente troppo per l’altro.
Resta il fatto che ci sono in giro e non mi stancherò mai di dirlo, schifosissimi contratti capestro.
Ognuno la pensa come vuole.

Hai ragione..
Il precariato è una piaga e non perchè la gente non ha voglia di lavorare ma perchè non gli se ne da la possibilità.
Ok , io accetto il precariato sono disposta a farmi tre mesi di qua , tre di la ma tu banca adeguati a questo mondo e dammi un mutuo per mettere su casa..
No la verità è che la gente comune deve sempre piegarsi e il mondo che conta che potrebbe decidere qualcosa fa leva sull'immobilismo di persone che dovendo mangiare si adattano a tutto.

Sapere Audi ha scritto:

(...)
Ok , io accetto il precariato sono disposta a farmi tre mesi di qua , tre di la ma tu banca adeguati a questo mondo e dammi un mutuo per mettere su casa..
(...)

No scusa il problema qua non è causato dalle banche, se in italia avessero concesso mutui a persone prive di garanzie sarebbe successo quello che è successo in USA e che sta scuotendo l'economia internazionale da Agosto dell'anno scorso.

Sblindo ha scritto:

Sapere Audi ha scritto:

(...)
Ok , io accetto il precariato sono disposta a farmi tre mesi di qua , tre di la ma tu banca adeguati a questo mondo e dammi un mutuo per mettere su casa..
(...)

No scusa il problema qua non è causato dalle banche, se in italia avessero concesso mutui a persone prive di garanzie sarebbe successo quello che è successo in USA e che sta scuotendo l'economia internazionale da Agosto dell'anno scorso.

bene allora io sarò precaria a vita perchè ormai il mondo del lavoro è cosi ma non potrò prendere una casa... cè qualcosa che non mi quadra....

Sapere Audi ha scritto:

Sblindo ha scritto:

Sapere Audi ha scritto:

(...)
Ok , io accetto il precariato sono disposta a farmi tre mesi di qua , tre di la ma tu banca adeguati a questo mondo e dammi un mutuo per mettere su casa..
(...)

No scusa il problema qua non è causato dalle banche, se in italia avessero concesso mutui a persone prive di garanzie sarebbe successo quello che è successo in USA e che sta scuotendo l'economia internazionale da Agosto dell'anno scorso.

bene allora io sarò precaria a vita perchè ormai il mondo del lavoro è cosi ma non potrò prendere una casa... cè qualcosa che non mi quadra....

Il rimedio c'è, e si chiama "ammortizzatori sociali".
Il sistema è semplice, e forse proprio per questo in Italia non trova applicazione, soprattutto finchè continueremo ad avere 2 dei 3 principali sindacati fortemente politicizzati (CGIL e CISL) che invece di tutelare gli interessi generali di TUTTI i lavoratori si preoccupano di mantenere le proprie posizioni di potere socio-economico. Un esempio su tutti ce lo sta dando il caso Alitalia (vedi post dedicato).
Basterebbe che lo Stato provvedesse a garantire un assegno temporaneo nei periodi di transizione tra un lavoro e l'altro, ovviamente a patto che chi ne gode si impegni ad accettare le proposte di lavoro che in tale periodo gli verranno proposte dai centri per l'impiego, altrimento si otterrebbe l'effetto contrario, cioè creare uno stato assistenzialista.
Come vedi lesoluzioni ci sono, e non necessariamente si chiamano "posto fisso".