Vedendo oggi la puntata del G in cui sputtanava tutta la RAI leggendo il testo preso dal blog di Grillo sul nepotismo esistente come padre-figlio, marito-moglie, fratello sorella ecc. non mi sono sgomentato più di tanto. Già avevo visto lo stesso Grillo fare vedere quella lista ad un vasto pubblico commentando che “la RAI sarà anche in crisi ma trombano tanto” (parole sue, io come faceva Chiambretti alzo il cartello con la scritta MI DISSOCIO
). D’altronde bastava seguire Santoro su Annozero riguardo all’ospedale di Bari o basta osservare le farmacie, le aziende, le grosse industrie per vedere come il nepotismo si sia imposto all’ennesima potenza come diceva lo spot di un gelato. Personalmente non ho l’ardire né la presunzione di risolvere il problema, ma vorrei proporre 3 punti in cui, secondo me, questa piaga sarebbe molto ridimensionata, ognuno poi dirà la sua criticando (in modo civile spero) o proponendo altre soluzioni. Ho solo voluto aprire un nuovo argomento:
1 – Come già accade nei supermercati, IMPEDIRE CATEGORICAMENTE assunzioni di personale strettamente imparentato con altri lavoratori presenti oppure limitarne drasticamente la percentuale (max 5% dell’organico per esempio).
2 – Istituire una commissione di vigilanza che accerti tali violazioni punibili con ammende salatissime o costringendo , tramite magistratura, a far lavorare il figlio di papà o mamma o marito o amante lontano dal posto in cui già opera il parente (come al militare un tempo. Vivi in Toscana? Farai il militare dappertutto tranne lì).
3 – Vigilare anche sulla già esistente legge 68 per il collocamento dei disabili. Più numerosi sono gli operai più alta è la percentuale che l’azienda deve assumere nel proprio organico (dico DEVE). Già rispettando questa legge alcuni posti sarebbero dati di diritto ai disabili e tolti all’amico della moglie dell’amante dello zio della zia della nonna della …..